Una platea numerosa e attenta ha partecipato presso il Teatro della Fondazione Cariciv alla presentazione dell’ultimo romanzo di Marika Campeti, Lo scorpione dorato. Hanno dialogato con la scrittrice Gabriella Sarracco Presidente della Fondazione Cariciv, Marietta Tidei Consigliera regionale, Patrizia Bravetti Presidente della FIDAPA BPW Italy sezione di Civitavecchia e Gino Saladini, scrittore e criminologo. Lo scorpione dorato, un romanzo incentrato sul coraggio femminile, è ambientato principalmente nella città di Istanbul e in un campo profughi turco siriano dove si intrecciano i destini di due donne: da una parte Chiara, una benestante che, dopo un malore, scopre che la sua famiglia è sparita e, per cercare di ricostruire la sua vita, decide di partire con un’associazione umanitaria per la Turchia , dall’altra parte Beyan, una profuga curda con un doloroso passato di abusi. L’amore e la volontà di aiutare chi è più fragile di loro, le farà incontrare in un campo profughi, un luogo ostile e spesso disumano
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Cerimonia delle Candele 2021
La Cerimonia delle Candele 2021 è stata celebrata dalla sezione di Civitavecchia nel pieno rispetto delle restrizioni vigenti. L’evento si è svolto all’aperto, sulla terrazza dell’Hotel San Giorgio, e ha visto la partecipazione del Sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco e della Presidente della Fondazione Cariciv Gabriella Sarracco. Durante la Cerimonia sono state presentate le nuove socie Jorida Labinoti e Giovanna Rossiello. Durante l’evento la Vice Presidente Maria Cristina Ciaffi ha letto alcuni stralci del Messaggio della Presidente Nazionale Maria Concetta Oliveri e la Past Presidente Palmina Maria Falla alcuni stralci del Messaggio della Past Presidente Internazionale Amany Asfour, i cui testi completi erano negli opuscoli distribuiti ai presenti. Si è quindi proceduto all’accensione delle candele così ripartita:
La Presidente Patrizia Bravetti ha acceso la Candela Bianca più alta che rappresenta la Federazione;
la Vice Presidente Maria Cristina Ciaffi ha acceso la Candela Bianca che rappresenta l’Italia, una delle Federazioni fondatrici della BPW internazionale;
la Past Presidente Palmina Maria Falla ha acceso la Candela Bianca che rappresenta l’Austria, una delle Federazioni fondatrici della BPW internazionale;
la Tesoriera Rita Olivieri ha acceso la Candela Bianca che rappresenta il Canada, una delle Federazioni fondatrici della BPW internazionale;
la Segretaria esecutiva sella Presidente Rosella Setaccioli ha acceso la Candela Bianca che rappresentala la Francia, una delle Federazioni fondatrici della BPW internazionale;
la Consigliera Laura Gurrado ha acceso la Candela Bianca che rappresenta il Regno unito, una delle Federazioni fondatrici della BPW internazionale;
la Consigliera Marisa Mattei ha acceso la Candela Bianca che rappresentala gli Stati Uniti, una delle Federazioni fondatrici della BPW internazionale;
Le Candele bianche per le Federazioni Affiliate e le Candele blu per Clubs Affiliati, sistemate sui tavoli, sono state accese dalle socie.
Per ultima è stata accesa la Candela Verde per il Futuro dalla socia più giovane della sezione Jorida Labinoti
La cerimonia si è conclusa con la recita della Preghiera internazionale.
Reclusione di genere: problematiche e prospettive delle donne detenute
Grande successo della videoconferenza su piattaforma zoom “Reclusione di genere: problematiche e prospettive delle donne detenute” che la sezione di Civitavecchia ha organizzato insieme alla sezione di Massa-Carrara nell’ambito del Tema Nazionale “Promuovere politiche di sostenibilità e di protezione sociale per favorire una crescita economica inclusiva per l’uguaglianza di genere”.
Hanno partecipato alla videoconferenza la Presidente Nazionale Fidapa Bpw Italy Maria Concetta Oliveri e la Presidente Distretto Centro Fidapa Bpw Italy Sandra Boldrini. La Presidente della Sezione di Massa Carrara Beatrice Vannini ha introdotto e coordinato l’evento che ha visto le relazioni di Patrizia Bravetti, Direttrice degli Istituti Penitenziari di Civitavecchia e Presidente della locale Sezione Fidapa, Fiammetta Perrone, Pedagogista – Giudice Onorario presso il Tribunale per i minorenni di Lecce e Vice Presidente Nazionale Fidapa Bpw Italy e il Dott. Bernardo Petralia, Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. In molti hanno seguito la videoconferenza che ha illustrato la necessità del riconoscimento della specificità della detenzione femminile, problematica che viene raramente affrontata, insieme a quella del reinserimento nella società e dei diritti dei minori.
La Presidente Nazionale Maria Concetta Oliveri ha sottolineato il grande interesse della Fidapa riguardo la situazione delle recluse a livello nazionale e internazionale; per mantenere alto il livello di attenzione su questo tema, si stanno organizzando vari tavoli presso istituzioni e organizzazioni non governative.
Nel suo intervento, Patrizia Bravetti ha sottolineato che, tra i 600 detenuti degli istituti penitenziari da lei diretti, le carcerate, di cui trenta di varia nazionalità, si distinguono dai detenuti maschi per lo stile di vita che adottano all’interno della struttura: hanno non solo cura dell’ambiente in cui vivono, ma anche della propria persona e per questo si è valutata la possibilità di far loro avere in cella oggetti per la cura della propria persona. Molte detenute hanno sulle spalle storie di prostituzione, di spaccio di droga e persino di associazione a delinquere di stampo mafioso: per favorire il loro reinserimento nella società e per evitare che reiterino gli stessi reati, in carcere alcune sono impiegate in lavori che purtroppo sono spesso quelli tradizionalmente femminili come parrucchiera, cuoca ecc., mentre i detenuti maschi hanno più possibilità di lavorare fuori del carcere.
Fiammetta Perrone ha parlato dei bambini figli delle carcerate, per i quali è importante mantenere il rapporto con la propria madre, ma allo stesso tempo devono essere protetti da possibili traumi che influenzerebbero negativamente la loro crescita. Per legge questi bambini possono vivere con le madri fino a 10 anni, ma se nei primi anni non percepiscono a fondo le limitazioni che questo comporta, crescendo ne hanno sempre più consapevolezza e possono cominciare a manifestare vari disturbi sia fisici che psicologici. Per migliorare la convivenza madre figlio per le detenute che non possono usufruire di alternative alla detenzione in carcere, sono stati creati gli ICAM /Istituti a custodia attenuata per detenute madri, nei quali la detenzione è più leggera, l’architettura è a misura di bambino e il personale non indossa divise.
L’intervento conclusivo del convegno è stato quello del dottor Bernardo Petralia, Capo dipartimento delle Amministrazioni Penitenziarie, che ha trattato un aspetto affrontato anche dalle precedenti relatrici riguardo le peculiarità delle detenute, aggiungendo che, oltre alla cura che la detenuta ha per se stessa e per l’ambiente in cui è reclusa, è importante che frequenti corsi di studio per il conseguimento della licenza di scuola media e del diploma di scuola superiore; il dottor Petralia ha anche sottolineato che in questi corsi la percentuale di promozioni delle detenute donne è molto superiore a quella dei detenuti uomini. Per il reinserimento nella società delle detenute è importante anche la frequentazione di corsi di ginnastica, di attività sartoriali di vario genere per la realizzazione di abbigliamento, oggettistica ecc.
I vari interventi dei relatori sono stati accompagnati da slide e video.
“Psicopandemia: istruzioni per l’uso. Riconosciamo le nostre risorse
La sezione Fidapa di Civitavecchia ha organizzato il webinar “Psicopandemia: istruzioni per l’uso. Riconosciamo le nostre risorse”, nell’ambito del Tema internazionale “Empowering Women to Realize Sustainable Development Goals” / Goal 3: Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età.
Consegna dei buoni spesa nell’ambito dell’iniziativa “A Natale stiamo insieme”
Il 23 dicembre, nella Sala Giovanni Paolo II della Cattedrale di Civitavecchia, si è conclusa l’iniziativa “A Natale stiamo insieme”, promossa dalla sezione Fidapa e dai Club locali Lions e Rotary. Alla presenza del vescovo sono stati consegnati alla Caritas diocesana, alla Comunità di Sant’Egidio e a La Casa di Cristina i buoni spesa da distribuire a persone bisognose. I presidenti dei rispettivi Club hanno espresso la loro soddisfazione per il successo dell’iniziativa, che li ha visti per la prima volta uniti in un progetto comune in un momento così delicato a causa della dilagante pandemia che ha acuito il disagio di tante persone.